1913, Trieste in fotografia. Immagini dalla fototeca

CATALOGO

1. La città

1

Autore non identificato

Piazza Grande, [1912-1913]

Trieste : Giuseppe Stokel & Debarba,  [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 180x240 mm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9622

Fototipia: stampa fotografica su carta grazie ad una matrice di metallo sulla quale viene impressa l'immagine in negativo da stampare. Inchiostrata riproduce l'immagine in positivo 1879

2

Autore non identificato

Molo San Carlo, [1912-1913]

Trieste : Giuseppe Stokel & Debarba,  [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 180x240 mm

Sul r del positivo: G. S. & D. Trieste, Trieste. Molo S. Carlo

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9714

 

3

Autore non identificato

Piazza Grande, [1912-1913]

Trieste : Giuseppe Stokel & Debarba,  [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 180x240 mm

Sul r del positivo: G. S. & D. Trieste, Trieste. Molo S. Carlo

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9625

 

4

Autore non identificato

Canale, [1912-1913]

Trieste : Giuseppe Stokel & Debarba,  [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 180x240 mm

Sul r del positivo: G. S. & D. Trieste, Trieste. Canale

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9623

 

 

7

K.u.k. Kriegspressequartier, Lichtbildstelle (Wien)

 

Piazza della Caserma, [1914-1918]

Gelatina ai sali d’argento ;  132x180 mm

Le iscrizioni sul recto sono state ottenute apponendole direttamente sul negativo e quindi fotografate in positivo

Acquisto Cirman 28.11.1923

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F8165

Bella veduta di parte di piazza della Caserma, attuale piazza Dalmazia, ripresa dalla via di Romagna. Al centro spicca il Narodni Dom con l'hotel Balkan (progetto dell'arch. Max Fabiani, 1904) e a destra il palazzo del 1873 dell' arch. Domenico Righetti col portone ad arco affiancato da semicolonne reggenti due loggette sovrapposte. Sulla sinistra si scorge parte del Fontanone pubblico costruito nel 1851 dall'ing. G. Sforzi e demolito nel 1923 per liberare l'area per la costruzione del palazzo Rigoni-SAIMA, poi Trzaska Kreditna Banka, del 1925.
Piazza della Caserma, dopo la demolizione nel 1925-1927 della Caserma Grande da cui prendeva il nome e la successiva sua regolazione, fu divisa in piazza Guglielmo Oberdan e in piazza Dalmazia.
La foto è stata probabilmente eseguita dalla sezione fotografica dell'esercito austro-ungarico durante la prima guerra mondiale [a cura di Adriana Casertano].

 

5

Autore non identificato

Riva Mandracchio, [1912-1913]

Trieste : Giuseppe Stokel & Debarba,  [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 180x240 mm

Sul r del positivo: G. S. & D. Trieste, Trieste. Molo S. Carlo

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9712

 

8

Pietro Opiglia (1877-1948)

Via Carducci, [1912-1913]

Gelatina ai sali d’argento ; 160x220 mm

Sul v del positivo timbro blu: Fot. Pietro Opiglia Trieste

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F10407

6

Pietro Opiglia (1877-1948)

Corso angolo via Santa Caterina, giugno 1913

Gelatina ai sali d’argento

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F1255

 

 

 

 

9

Pietro Opiglia (1877-1948)

Via Carducci, [1912-1913]

Gelatina ai sali d’argento ; 160x220 mm

Sul v del positivo timbro blu: Fot. Pietro Opiglia Trieste

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F10416


10

 

K.u.k. Kriegspressequartier, Lichtbildstelle (Wien)

 Via del Torrente, [1914-1918]

Gelatina ai sali d’argento ; 133x179 mm

Sul recto: N. 1456. Via Torrente Triest; 1456 K. V. N. 5

Sul verso: [n. inv.] 2/8166, neg. 8166; timbro rotondo a inchiostro con la scritta: Museo Civico di Storia ed Arte, Trieste. Le iscrizioni sul recto sono state ottenute apponendole direttamente sul negativo e quindi fotografate in positivo. - Copia di Fulvio Stradella datata 1951/04/28 (positivo : gelatina ai sali d'argento ; 105x80 mm).

Acquisto Cirman 1923.11.28

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F8166

 

 

Bibliografia

Claudia Biamonti L'edilizia triestina tra eclettismo e liberty : Giovanni Maria Mosco architetto in “Arte in Friuli arte a Trieste “ n. 7 (984) p. 173-193, [5] c. di tav. : ill.

Marco Pozzetto Giovanni Andrea Ruggero Arduino Berlam : un secolo di architettura. Trieste : Editoriale Lloyd ; MGS Press, 1999. 278 p. : ill. ; 29 cm.

 

La via del Torrente - così chiamata fin dal ‘700 per il torrente che vi scorreva nel mezzo, coperto nel 1849-1850 - venne intitolata a Giosuè Carducci nel 1907, in occasione della morte del poeta su proposta di Felice Venezian. Tale denominazione venne soppressa tra il 1915 e il 1918 quando, causa la situazione politica, venne ripristinato il vecchio toponimo [a cura di Adriana Casertano].

 

 

 

11

Autore non identificato

Chiosco per i concerti musicali: Passeggio Sant’Andrea, [1910-1913]

Albumina formato stereoscopia : albumina ; 85x185 mm

Sul r del positivo ms: Trieste Gruppo nel chiosco di S. Andrea

Dono E. Garzolini 1938.03.21

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F24804

12

Oreste Basilio (1887-1965) attr.

Terrazza del passeggio Sant’Andrea : il chiosco, [1912-1913]

Gelatina ai sali d’argento ; 115x160 mm

Sul v del positivo ms: Da negativo donato dal dott. Oreste Basilio. Positivo tratto da negativo databile 1912-1914 donato da Oreste Basilio

Dono Oreste Basilio 1937.10.22

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F23635

 

13

Autore non identificato

Passeggio Sant’Andrea : il chiosco, [1912-1913]

Fototipia : b/n ; 110x175 mm

Acquisto 1933.12.21

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F19823


14

Giuseppe Sigon (1864-1922) attr.

Passeggio Sant’Andrea : il chiosco, [1912-1913]

Trieste : Modiano, [1912-1913]

Fotocollotipia : b/n ; 195x280 mm

Sul r del positivo: Stab.o d'arti grafiche S. D. Modiano Trieste

Dono A. Catalan 1932.11.18

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F19267

 

Il passeggio di Sant’Andrea, il più antico ed il più classico della città, venne a perdere la sua funzione di ritrovo e di svago delle giovani bellezze cittadine e degli eleganti a cavallo, in carrozza o a piedi, a mano a mano che le grandi industrie navali, gli impianti portuali [il nuovo porto fu inaugurato nel 1910] e la ferrovia ne tolsero il contatto col mare, il quale veniva a lambire i filari di platani che ne segnavano il percorso da Campomarzio a Servola. […]

Soltanto un piccolo tratto, tuttora esistente, residuo dell’impianto dell’Esposizione [agricola-industriale] del 1882, con vialetti regolari e timidi boschetti, accoglie ancora le mamme e i bambini e fino a poco fa vi si ergeva il chiosco di ferro, stile secession, nel quale alla domenica la banda militare teneva i suoi concerti.

Bibliografia

B. Coceani-C. Pagnini, Trieste della “belle époque”, Trieste : Libreria Universitas,  1971, p. 263-264 [a cura di Adriana Casertano]

 

15

Giuseppe Wulz (1843-1918)

Bagno galleggiante “Maria” in Sacchetta, [1875-1880]

Albumina: albumina ; 240x300 mm

Sul r del positivo: Fotografia di G. Wulz allievo di G. Engel, Corso n. 9, IV p. Trieste, Trieste proprietà riservata, Trieste depose, garanti d'apres nature; sul v: Trieste. Bagno in Sacchetta, dono 10.12.26 con timbro rettangolare a inchiostro blu Fotografia Carlo Wulz

Dono Carlo Wulz 1926.12.10

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F10591

Bibliografia

Maria Teresa Trieste e il porto. Udine : Istituto per l'enciclopedia delFriuli Venezia Giulia, 1980, p. 159, n. 495

F. Zubini, Borgo giuseppino. Trieste : Italo Svevo, 2002, p. 69

Giuseppe Wulz : la fotografia a Trieste 1868-1918. Trieste : ERI, 1984, p. 268

La Trieste dei Wulz : volti di una storia : fotografie 1860-1980. Firenze : Alinari, 1989, p. 31

 

16

Giuseppe Wulz (1843-1918)

Lanterna vista da Sant’Andrea e Bagno Fontana, [ante 1908]

Albumina ; 235x215 mm

Sul v del supporto del positivo ms F29: Trieste Lanterna vista da s. Andrea e Bagno Fontana. Timbro: Fotografia Carlo Wulz Trieste

Esiste copia con titolo sul positivo: Lanterna vista da S. Andrea (gelatina ai sali d'argento ; 245x320 mm) e copia in formato ridotto (103x140 mm). Esiste copia con un'apertura a destra molto più ampia (F10520)

Dono Carlo Wulz 1926.12.10

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F29

 

 

F. Zubini scrive: Nel 1908 era stato creato sulle rive della Sacchetta il bagno Fontana, demolito per lasciar spazio alla Stazione ferroviaria di Campo Marzio [ma l'edificio della nuova stazione fu costruito dal 1901 al 1906].

Bibliografia

F. Zubini, Borgo giuseppino. Trieste : Italo Svevo, 2002, p. 69

Giuseppe Wulz : la fotografia a Trieste 1868-1918. Trieste : ERI, 1984, p. 263 didascalia: Veduta del porto 1890 ca.

 

Già nel 1820 veniva inaugurato a Trieste il primo stabilimento balneare pubblico per i bagni di mare: si trattava del Soglio di Nettuno, stabilimento galleggiante dotato di tutti i confort che riscosse un notevole successo.

Circa dieci anni dopo vennero aperti altri due bagni sempre galleggianti, uno ancorato verso la Lanterna e destinato alla società austriaca, chiamato Scuola militare di nuoto, il secondo era invece ancorato davanti alla riva del Mandracchio, prospiciente piazza Grande, e portava il nome del proprietario, Boscaglia, più tardi cambiò nome diventando Buchler.

Il più bello, il più grande e il più lussuoso era però il Bagno Maria, realizzato nel 1858 dai Cantieri Strudthoff e ancorato davanti all’Hotel de la Ville. Essendo ormeggiato troppo vicino al molo S. Carlo, provocò le lagnanze di coloro che, passeggiando, consideravano un’offesa al pudore la vista dei bagnanti “nel loro costume pressoché adamitico”.

Nel 1890 venne inaugurato uno stabilimento in terraferma, il Fontana, situato sul molo della Lanterna, dalla parte opposta del Bagno Militare, nei primi anni del ‘900 lasciò il posto per la costruzione della stazione ferroviaria di Campo Marzio.

Costruito nel 1908 sulle rive della Sacchetta [F. Zubini, Borgo giuseppino, p. 69]

La mareggiata del 14 giugno 1911 ridusse i bagni galleggianti ad un insieme di rottami.

 

17

Giuseppe Wulz (1843-1918) attr.

Veduta della città, [1910]

Aristotipo ; 180x240 mm

L'attribuzione a Giuseppe Wulz è dovuta al confronto con altro positivo CMSA F1043 Molo san Carlo.

Acquisto 1932.10.03

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F218

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18

Sebastianutti e Benque (fl. 1879.1898)

Arsenale del Lloyd Triestino, [post 1879]

Albumina ; 280x400 mm

Dono Lloyd triestino 1938.05.13

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F24614


19-20

Pietro Opiglia (1877-1948)

Fondi Wildi, 9 gennaio 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 165x215 mm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F13119 e F1253

 

Già nel 1872 Il Comune di Trieste aveva in animo di recuperare i fondi della Caserma Grande di fanteria sulla via del Torrente, zona ormai centralissima e di grande interesse ai fini dell'edilizia residenziale. Solo nel 1887 le autorità militari fecero presente al Consiglio municipale che, nel fabbisogno di quartieri per la guarnigione di Trieste, si prevedeva di erigere a Rozzol edifici per accogliere due comandi di reggimento [...]. I fondi di Rozzol, destinati a rimpiazzare quelli occupati dalla Caserma Grande e dal suo piazzale di esercizi, si trovavano nell'area Wildi, a monte della via Rossetti.

Soltanto in data 25 ottobre 1902 il Comune acquistò i fondi di Hans Wildi (N. Tav. 94 di Chiadino e N. Tav. 333 di Rozzol) per 400.000 corone, dopo una lunga trattativa che coinvolse anche il Comando del III Corpo d'Armata austriaco di Graz. Hans Wildi e Maria Wildi nata Brunnschweiler possedevano, fin dal 1895, anche altri appezzamenti di terreno in Chiadino (N.i tav. 19, 50 e 94) assieme a Friedrich Schnabl, proprietà acquistate "con l'obbligo di non vendere i terreni compravenduti o parte di essi ad uso di manicomio". Hans Wildi era proprietario della Cava Romana in Nabresina (Karst-Marmoro Gewerkschaft Cava Romana mit Dampfbetrieb) e di altre cave a Pola, Santo Stefano e Lisignano: aveva uffici in via Rossetti 4 [vedi Fabio Zubini, Chiadino e Rozzol, p. 342].

Hans Wildi è il proprietrio della Karst-Marmor Gewerkeschaft Cava Romana mit Dampfbetrib, ha altre cave a Pola, Santo Stefano e Lisignana. Gli uffici della ditta erano in via Rossetti n. 4. Assieme alla moglie Maria Brunnsweiler è anche proprietario di vari terreni in Chiadino, terreni sui quali saranno costruite le caserme

[in Fabio Zubini, Duino Aurisina; Chiadino e Rozzol. Trieste : Italo Svevo,  2005, 1997]

Ricerca a cura di Adriana Casertano

21

Antonio Seri (fl 1907-)

Cappella San Luigi sui fondi Wildi in via Rossetti, 1 marzo 1907

Aristotipo ; 115x85 mm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. F181

 

Sui fondi Wildi, in via Domenico Rossetti, iniziarono nel 1913 i lavori di sbancamento per la costruzione di una caserma destinata al III Corpo d’Armata austriaco, i lavori di costruzione vennero completati nel primo dopoguerra e la caserma venne occupata dall’Esercito italiano nel 1926.

22

Pietro Opiglia (1877-1948)

Pescheria Nuova: entrata, [post 11 agosto 1913]

lastra : gelatina ai sali d’argento ; 18x24 cm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F176442

 

23 - 24

Pietro Opiglia (1877-1948)

Pescheria Nuova, [ante 11 agosto 1913]

lastra : gelatina ai sali d’argento ; 18x24 cm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F176470, F176444

 

All'inizio del XX secolo, le mutate condizioni di vita, la necessità di condizioni igieniche decisamente superiori, l'esigenza di continue comodità, costrinsero Trieste a erigere un apposito edificio per il mercato del pesce nell'area derivata dall'interramento delle rive. Un edificio che, essendo ubicato in una zona priva di strutture portuali e di una certa eleganza stilistica, non avrebbe dovuto sfigurare con gli edifici neoclassici vicini.

Si inaugura l'11 agosto 1913 senza solennità e senza cerimonie la Pescheria Nuova, opera del capo sezione dell’Ufficio tecnico comunale architetto Giorgio Polli, coadiuvato dal giovane ingegnere Piero Zampieri.

Tutti i lavori sono sotto l’attenzione attenta del fotografo del Museo civico d’antichità Pietro Opiglia che dedica due ricchi servizi fotografici all’edificio: il primo, che segue i lavori costruttivi, consta di 88 negativi su lastra; il secondo, che documenta l’edificio, ne conta 17 per un totale di 105 lastre! Una spesa notevole per il gabinetto fotografico che doveva rendicontare ogni singolo fotogramma.

 

25

K.u.k. Kriegspressequartier, Lichtbildstelle (Wien)

Riva Thegetoff [sed Tegetthoff], [1914-1918]

Gelatina ai sali d’argento ; 121x171 mm

Sul recto: N. 1462. An der Riva Thegetoff Triest. Sul verso: [n. inv.] 2/8164, neg. 21784. Sul verso timbro rotondo a inchiostro con la scritta: Museo Civico di Storia ed Arte, Trieste. Le iscrizioni sul recto sono state ottenute apponendole direttamente sul negativo e quindi fotografate in positivo. Angoli rovinati, manca l'angolo inferiore sinistro.

Acquisto Cirman 1923.01.28

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F8164

 

Bibliografia

F. Zubini Borgo Giuseppino. Trieste : Italo Svevo, 2002, p. 251

 

L'immagine mostra la Riva dei Pescatori che nel novembre 1918 verrà ribattezzata Riva Nazario Sauro. L'iscrizione in calce porta il nome, non attestato dal Trampus (Vie e piazze di Trieste moderna, Trieste, Italo Svevo, 1989), di Riva Thegetoff, indicando probabilmente l'ammiraglio austriaco Wilhelm von Tegetthoff (Marburgo 1827-Trieste 1871), artefice della vittoria nella battaglia navale di Lissa (1866).

A destra si vede l'edificio della pescheria nuova, eretto nel 1913 su progetto dell'arch. G. Polli, con il campanile dal quadruplice orologio e l'ala destra che nel 1933 diventerà sede del Civico Aquario Marino. In fondo si intravede la mole della Stazione ferroviaria di Campo Marzio (arch. R. Seelig, 1907).

La foto è stata probabilmente eseguita dalla sezione fotografica dell'esercito austro-ungarico durante la prima guerra mondiale [vedi http://www.bildarchivaustria.at/Pages/ImageDetail.aspx?p_iBildID=15606201] [a cura di Adriana Casertano]


26

Elite

Palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà : facciata, [1913-1914]

Gelatina ai sali d’argento ; 225x285 mm

Sul recto del supporto secondario in basso a sinistra timbro ad inchiostro magenta: Fotografia "Elite" Trieste Palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà via St. Antonio 1

Dono Arduino Berlam 1926.06.12

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F9873

 

27

Pietro Opiglia (1877-1948)

Palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà : particolare della facciata, [1912-1913]

Gelatina ai sali d’argento ; 205x280 mm

Sul v del positivo: Trieste, Riunione Adriatica di Sicurtà. Particolare della facciata principale del palazzo. Opera degli arch. Ruggero e Adriano Berlam

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F40245

28

Pietro Opiglia (1877-1948)

Scavi presso l’Arco di Riccardo, 4-30 agosto 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 170x230 mm

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F1167, F1168, F1169, F1171, F1173, F1177, F1279

 

Il mese d’agosto 1913 è dedicato agli scavi presso l’Arco di Riccardo. Le date sui positivi che scandiscono il procedere dei lavori e la presenza del direttore del Civico Museo d’antichità, Alberto Puschi e del conservatore Piero Sticotti, sono segnalate dal fotografo stesso, Pietro Opiglia, sulle schede di catalogo.

 

Testimonia Piero Sticotti:

“Lo sterro, diretto dall’ingegnere comunale Piero Zampieri sotto la sorveglianza della direzione del Museo civico di storia ed arte, e che durò con qualche intervallo dal 23 luglio agli 11 settembre del 1913, mirava anzitutto a liberare il monumento coll’abbattere alcune casupole addossate all’arco, e col togliere il lastrico moderno, che ne diminuiva la statura, nascondendone sotterra la base per quasi due metri. Nel corso dei lavori si trovò poi opportuno di allargare lo scavo fin dove era possibile. […]

Il più grande scavo sistematico condotto in città vecchia per ordine del comune intorno all’arco trionfale romano, chiamato volgarmente Arco di Riccardo, fu reso pressoché vano dall’arbitrio del commissario imperiale austriaco, Giovanni Krekich di Strassoldo, il quale, senza interpellare l’autorità competente, fece improvvisamente ricolmare le fosse di tutta l’area esplorata.”

Bibliografia

Trieste: lavori d'isolamento dell'Arco romano detto di Riccardo: rilievo bilaterale: urna cineraria a Contovello, in “Notizie degli scavi”, fasc. 4-6 (1920), p. 102-103 [a cura di Adriana Casertano]

29

Sebastianutti e Benque

Alberto Puschi, [ante 1904]

Albumina ; gabinetto

Sul v del cartoncino: Francesco Benque successore a Sebastianutti & Benque Trieste Piazza della Borsa 10 Prime medaglie a tutte le esposizioni Tipografia Kuhle & Miksche Vienna. La data si deduce dall'attivita dello studio fotografico e dall'eta di Alberto Puschi

Legato A. Puschi 1923.04.13

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F12987



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