Il Lloyd Austriaco era nato a Trieste per soddisfare, con strumenti all’ epoca tecnologicamente avanzati, le esigenze di trasporto dell’economia commerciale triestina, svolgendo la funzione di incubatrice per una miriade di attività commerciali ed industriali legate al mare. Nei decenni successivi, però, progressivamente trasformò la sua identità, e divenne sempre più nettamente uno strumento della politica asburgica. Alla fine dell’Ottocento, i Governi di Vienna investirono ingenti risorse nel tentativo di consolidare la posizione internazionale dell’Impero nell’ambito del sistema delle Grandi Potenze, che all’ epoca dominava le sorti di gran parte del mondo attraverso le colonie, e stava rimodellando i rapporti interni all’Europa con la diffusione di un marcato nazionalismo, che esercitava i suoi effetti anche in campo economico.
Accanto al Lloyd si svilupparono quindi numerose Compagnie di navigazione private, e dal centro viennese giunsero a Trieste non solo gli investimenti per l’ampliamento ed il completo rinnovo delle flotte, ma anche finanziamenti per l’allargamento del porto, il raddoppio dei collegamenti ferroviari e la costruzione di una completa dotazione di infrastrutture, modernamente proporzionate per un commercio a lunga distanza che si stava enormemente sviluppando in quantità ed in qualità.
L’economia triestina divenne sempre meno legata ad interessi ed attività locali, e sempre più dipendente da decisioni e dinamiche molto ampie, che abbracciavano l’intera Europa centrale e buona parte del Mediterraneo orientale, per prolungarsi in campo marittimo ben oltre Suez e Gibilterra. Furono anni estremamente prosperi, quando a Trieste furono sperimentate con successo importanti novità, dal più grande piroscafo costruito nel Mediterraneo alla prima nave da crociera. Ma in quegli anni si accumularono anche alcune pericolose contraddizioni del sistema marittimo triestino, come l’eccessiva dipendenza dai capitali provenienti dal centro dell’Impero e la latente conflittualità con l’economia marittima italiana. In seguito, la gestione di quelle contraddizioni divenne una eredità difficile da gestire, nel corso dell’intero periodo tra le due guerre mondiali.
Fotografo non identificato
Magazzini del Porto vecchio, 1910 circa
ARF CMM 1236
Fotografo non identificato
Viaggio inaugurale del piroscafo Oceania della Società di navigazione Austro-Americana, attraccato presso l'Hangar 71. Porto nuovo, 1910-1912
ARF CMM 201
Giovanni Cividini (1879-1959)
Imbarco casse di Pelinkovac per Buenos Aires (Argentina) su piroscafo Sofia Hohenberg della Società di navigazione Austro-Americana. Porto vecchio, 1907 ca.
ARF CMM 203
Giovanni Cividini (1879-1959)
Imbarco casse di Pelinkovac per Buenos Aires sul piroscafo Sofia Hohenberg della Società di navigazione Austro-Americana. Porto vecchio, 1907 ca.
ARF CMM 7961
Studio fotografico R. Capra
Magazzino n. 4, IV piano. Porto vecchio, 1910 circa
ARF CMM 282
Fotografo non identificato
Piroscafo San Severo sotto carico, ormeggiato alla banchina prospiciente il Magazzino n. 9. Porto vecchio, Riva III, 1900 circa
ARF CMM 509
Studio fotografico R. Capra
Consolidamento del muro di sponda del Molo VI, sullo sfondo piroscafo della Società di navigazione Gerolimich. Porto nuovo, 1912
ARF CMM 1242
Bruno Reiffenstein (1868-1951)
Consolidamento del muro di sponda del Molo VI con un palombaro in attività. Porto nuovo, 1912 circa
ARF CMM 4146
Fotografo non identificato
Piroscafo greco Theodoros alla banchina. Porto vecchio, Bacino I, 1910 circa
ARF CMM 4186
Fotografo non identificato
Piroscafo Helouan della Società di navigazione del Lloyd Austriaco in costruzione. Arsenale del Lloyd, 1912
Collezione M. Cicogna, Trieste mci_719
Fotografo non identificato
Il piroscafo Helouan della Società di navigazione del Lloyd Austriaco ormeggiato al Molo IV. Porto Vecchio, 1912 circa
Collezione L. Pajola, Trieste, lpaj_345b
Fotografo non identificato
Piroscafo Helouan della Società di navigazione del Lloyd Austriaco, sala da pranzo di prima classe, 1912
Collezione M. Eliseo, Trieste
Fotografo non identificato
Piroscafo Wien della Società di navigazione del Lloyd Austriaco, orchestra di bordo, 1911
Collezione M. Eliseo, Trieste
Joseph Byron (1847-1923)
Piroscafo Kaiser Franz Joseph I della Società di navigazione Austro-Americana, sala da pranzo di prima classe, 1912
Collezione M. Eliseo, Trieste
Giuseppe Wulz (1843-1918)
Veduta della città, 1892 circa
In primo piano, la Stazione della ferrovia meridionale, il Silo e il Molo IV in costruzione
ARF CMM 99
Giovanni Cividini (1879-1959)
Imbarco di locomotiva tramite pontone-gru per New York. Porto nuovo, 1912
ARF CMM 202
Studio fotografico R. Capra
Bacino III. Porto vecchio, 1912 circa
Sullo sfondo il piroscafo Kaiser Franz Joseph I della Società di navigazione Austro-Americana.
ARF CMM 284
Studio fotografico R. Capra
Officina meccanica. Porto vecchio, 1912 circa
ARF CMM 227
Fotografo non identificato
Gru martelliforme e piroscafo in riparazione ormeggiato alla banchina. Arsenale del Lloyd Austriaco, 1910 circa
ARF CMM 499
Ernesto Mioni (1865-1935)
Gruppo di dirigenti, impiegati, tecnici e capi d'arte. Stabilimento Tecnico Triestino, 1899
ARF CMM 1096
Ruggero Pozzar (1889-1955)
Serie di motori per torpediniere dell'I.R. Marina austriaca. Stabilimento Tecnico Triestino, 1906
ARF CMM 1112
Bruno Reiffenstein (1868-1951)
Consolidamento del muro di sponda del Molo VI con l'ausilio di pontone-gru. Porto nuovo, 1912 circa
ARF CMM 4145
Bruno Reiffenstein (1868-1951)
Riva VI con i nuovi Hangar e il piroscafo Izvor all'attracco. Porto nuovo, 1912 circa
ARF CMM 4149
Fotografo non identificato
Varo dell'I.R. corazzata Babenberg. Cantiere S. Marco, 4 ottobre 1902
ARF CMM 4407
Alla presenza della madrina contessa Goess, moglie del luogotenente e dello stesso, dell'ammiraglio barone Spaun, del podestà Sandrinelli, del corpo consolare, di alcuni deputati ungheresi e numerosi rappresentati delle autorità civili e militari si è svolto il varo della corazzata.
Il varo al cantiere san Marco in “Il Piccolo”, a. 21, n. 7571 (5 ottobre 1902)
Fotografo non identificato
Carico di legname su un trabaccolo. Canale del Ponterosso, 1910 circa
Sullo sfondo il piroscafo Wien della Società di navigazione del Lloyd Austriaco
Collezione L. Pajola, Trieste, lpaj_160b
Fotografo non identificato
Veduta del Porto vecchio dalle rive con il piroscafo Wien della Società di navigazione del Lloyd Austriaco sullo sfondo,
1910 circa
Collezione M. Cicogna, Trieste 673
Alois Beer (1849-1916)
Piroscafo Thalia della Società di navigazione del Lloyd Austriaco ormeggiato al Molo San Carlo di Trieste, 1910
Collezione M. Eliseo, Trieste
Fotografo non identificato
Gruppo di crocieristi sul Piroscafo Thalia della Società di navigazione del Lloyd Austriaco, 1909
Collezione M. Eliseo, Trieste
La baia è a sua volta divisa in due sezioni dai promontori rocciosi di Duino e Miramare. La baia nord-occidentale è la sacca di Duino (Sinus Diomedes), che riceve il fiume Timavo, e la sud-occidentale è il Sinus Tergestinus propriamente detto.. Trieste, perciò, ha un grande vantaoggio: è il più interno dei porti circumvicini, compresa Venezia, ed è lo scalo naturale per Vienna e per il cuore dell'Impero Austriaco.
Richard F. Burton, Il porto di Trieste antico e moderno