13 gennaio 2021
La bellezza di questo giardino è strettamente legata alla storia della famiglia Sartorio che vede protagonisti il capostipite Pietro e il primogenito Giovanni Guglielmo Sartorio.
La racconteremo... ma nel frattempo vogliamo affascinarvi con le immagini storiche del luogo.
Si susseguono vedute del parterre, della gloriette e della serra com'erano.
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4 gennaio 2021.
La tradizione riporta una testimonianza del pittore francese Paul Delaroche che quando nel 1839 si trovò davanti ad un dagherrotipo per la prima volta affermasse “Da oggi la pittura è da considerarsi morta” perché il metodo Daguerre “era in grado di soddisfare completamente tutte le richieste dell'arte, portando i principi artistici essenziali a una tale perfezione da diventare soggetto di osservazione e studio per i più colti pittori”.
2 gennaio 2021
Ogni mostra è preceduta, di solito, da un lungo lavoro di ricerca, di studio, di organizzazione dei materiali, di progettazione di un itinerario. Lavoro che dura alcuni mesi o anche anni. Almeno così dovrebbe essere. Parliamo di mostre che hanno carattere di novità e scientificità, e sono curate da studiosi delle materie di cui si tratta. Eventi con queste caratteristiche, che hanno sempre costi rilevanti, sono accompagnati doverosamente da cataloghi che ne raccolgono e divulgano a lungo i materiali, attualizzano la ricerca scientifica sull’argomento e costituiscono in seguito fonti per ulteriori ricerche, e anche nuove mostre.
29 gennaio 2021
Chi è Cufter?
Circa cinque anni fa tre ricercatori hanno trovato nel magazzino di un vecchio negozio di macchine fotografiche una cassa con un migliaio di negativi fotografici su lastre di vetro.
Erano tutte immagini stereoscopiche in bianco e nero, prese con una Verascope Richard, che riprendevano metropoli e borghi di varie parti d’Italia nonché avvenimenti e cerimonie.
Le foto erano corredate da testi e carte così che i tre scopritori si misero al lavoro riuscendo non solo a identificare luoghi e date, comprese tra il 1907 e il 1930, ma anche ad appurare l’identità del fotografo, trovandone pure gli autoritratti, e a recuperarne le vicende storiche.
Le ricerche sono ancora in corso...
4 gennaio 2021.
In questo periodo di didattica a distanza e smart working si leggono molto spesso interventi di esperti sul futuro delle tecnologie, sulla necessità di potenziamento della rete, sull'urgenza di allargare il più possibile la platea degli utenti. Meno si discute sui contenuti disponibili in rete, non si parla molto di archivi, ad esempio, perché sembra che il problema più urgente da risolvere sia la velocità dei collegamenti e non tanto la quantità e la qualità dei dati forniti. Un contributo molto interessante al dibattito è quello comparso sul "Piccolo" edizione di Gorizia, ieri, 3 gennaio 2021 a firma di Diego Kuzmin, storico dell'architettura e giornalista.
2 gennaio 2021.
Un bell'articolo di Filippo Ceccarelli (1), pubblicato sul Venerdì della Repubblica il 31 dicembre 2020 ci conferma l’attualità di un tema che vogliamo iniziare ad affrontare attraverso questo sito: la conservazione, l’incremento e la valorizzazione degli archivi online. Anzi vogliamo provare a costruire una sorta di guida agli archivi online, cercando così di venire in aiuto a coloro che con le biblioteche chiuse per il lockdown non sanno come procurarsi le fonti per saggi, tesi di laurea, ricerche scolastiche, articoli.
Dopo una lunga chiusura, dovuta a un contenzioso con il Comune di Trieste finalmente risolto, questo sito torna oggi consultabile e riprende la sua attività di divulgazione della storia della fotografia triestina a cominciare dalla documentazione relativa alla mostra "La Grande Trieste" aperta nell'ex Pescheria di Trieste tra febbraio e giugno 2015.
Nel 2021 il sito sarà integrato con nuovi argomenti inerenti la storia e la cultura della città, e, in particolare, dedicherà spazio al dibattito sulla funzione della rete nella circolazione di contenuti culturali.
Maria Masau Dan, Claudia Morgan, Adriana Casertano
Trieste, 22 dicembre 2020