LA CITTA' IMMEDIATA DELL'IMPERO

L'ATTIVITA' CULTURALE

Nell'agosto del 1909 per la prima volta nella storia della città una donna veniva chiamata a ricoprire una carica pubblica: si trattava della baronessa Nina Morpurgo che entrava a far parte del Curatorio dei Musei cittadini di Storia ed Arte.

 

In questi anni sono molti gli atti di donazione al Comune da parte dei cittadini. Tra i più notevoli ci fu quello di Giuseppe Basevi, deputato triestino al Parlamento di Vienna, che nel 1909 dona la sua villa, posta al confine tra il colle di San Vito e il rione di San Giacomo. Già nel 1910 vi viene ospitato il Civico Museo di Storia Patria e del Risorgimento, che doveva raccogliere tutto ciò che riguardava la vita pubblica e privata di Trieste nei secoli; nel 1944 la villa fu bombardata in modo irreparabile.

È un acquisto invece, del gennaio 1911, quello della Villa Sartorio di Strada di Fiume: era stata la dimora estiva della famiglia, su un fondo di quasi 38.000 mq; verrà adibita a dispensario antitubercolare per bambini.

 

Nell'ottobre 1913 il Comune si occupò di predisporre, insieme al Comitato verdiano, le solenni onoranze per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: attorno al monumento di piazza S. Giovanni erano state schierate le guardie comunali in alta tenuta, mentre gli uscieri municipali prendevano in consegna le corone delle varie associazioni e le disponevano ai piedi e al fianco del monumento.

 

CATALOGO

Pietro Opiglia (1877-1948)

Il curatorio al Lapidario, dicembre 1909

CMSA F69030

Pietro Opiglia (1877-1948)

Palazzo Biserini: sede della Biblioteca civica, dell'Accademia di Commercio e Nautica, del Museo civico di storia ed arte e del Museo di storia naturale, 1913 circa

CMSA F8950

Giuseppe Padovan (1883-1945)

Corteo dimostrativo per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, 12 ottobre 1913

CMSA F18236

 

 

 

Pietro Opiglia (1877-1948)

Museo di storia patria e del Risorgimento nell'ex Villa Basevi, 1914 circa

CMSA F5201

 

 


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Attorno al tema "Grande Trieste" oggetto di una mostra realizzata dalle istituzioni culturali civiche nel 2015 si è creato un gruppo di studiosi di storia della fotografia che si propongono, senza alcuno scopo di lucro, di utilizzare correttamente la rete per la promozione e valorizzazione del patrimonio di immagini storiche della città di Trieste e della Venezia Giulia, e in particolare di divulgare le ricerche condotte in occasione della mostra 1891-1914 La Grande Trieste, ma anche prima e dopo. 

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