Le potenzialità della fotografia sono messe in relazione alla scienza medica.
A Vienna presso un congresso di medici e alla presenza dell'arciduca Stefano d'Asburgo Lorena all'epoca alla corte imperiale, di Gustavo Vasa principe ereditario della corona di Svezia, di altri illustri e titolati personaggi, l'ottico Carl Schuh di Berlino compie esperimenti con il microscopio.
Il fisico Andreas von Ettingshausen presenta dimostrazioni con i dagherrotipi che richiedono solo cinque minuti di esposizione. Il professore ha studiato a Vienna filosofia e giurisprudenza, ma insegna nella stessa università matematica e fisica.
Segue infine la dimostrazione di Christian Joseph Berres che nel 1840 inventa un apparecchio realizzato dall'ottico viennese Simon Plössl in grado di riprodurre corpi opachi in forma di "spettro" su superfici bianche.
La collaborazione tra i due sperimentatori fa sperare alla riproduzione su carta degli organi umani ingranditi grazie al microscopio così da rivelare al meglio la loro forma.
Christian Joseph Berres (Hodonín Repubblica Ceca [in tedesco Göding] 1796 - Vienna 1844) anatomo patologo, dal 1817 al 1830 lavora come insegnante di anatomia alla Scuola di chirurgia di Leopoli [in tedesco Lemberg] qui si distingue durante l'epidemia del 1831. Dal 1831 ottiene la cattedra di anatomia macroscopica inferiore presso l'Università di Vienna, contribuisce alla modernizzazione della sala di dissezione, tiene per la prima volta esercizi pratici di dissezione per gli studenti migliorando la tecnologia della microscopia.
Al centro Andreas von Ettingshausen (Heidelberg 1796 - Vienna 1878).
Da non dimenticare l'apporto dell'ottico viennese Simon Plössl (Vienna 1794-1868) formatosi presso la società Voigtländer. Dal 1823 è autonomo gestore di un proprio laboratorio che ottiene un grande successo con il miglioramento dell'obiettivo del microscopio.
La fotografia a Trieste
Giuseppe Caprin nel suo volume Trieste tempi andati 1830-1848, (ed. 1926, p. 181-182) testimonia come la fotografia, dopo la dimostrazione di Daguerre, trovi vari sperimentatori. Nel 1891, anno della prima edizione dell'opera che ricorda l'importanza della scoperta, la curiosità destata dalla tecnica fotografica e l'accoglienza avuta in città, citando letteralmente la segnalazione di Francesco Dall'Ongaro pubblicata su La Favilla del 24 novembre 1839.
Un memento tipico della sua modalità di narrare che riporta informazioni preziose di pura valenza cronachistica, ma che riescono ad evocare il clima del momento storico.
A sinistra:
Andreas von Ettingshausen con la collaborazione di Carl Schuh
Sezione trasversale di un gambo di clematide, 4 marzo 1840 dagherrotipo
Christian Joseph Berres
Anatomia microscopica corporis humani