1913 Trieste in fotografia

CATALOGO

4. Celebrazioni verdiane

1 F8839

Pietro Miani (1861-1930)

Commemorazione del centenario al maestro Giuseppe Verdi, 12 ottobre 1913

Aristotipo ; 180x240 mm

Sul v del positivo timbro: Studio fotografico Pietro Miani Trieste, Corso no. 41

Dono Comitato onoranze Verdi 1913

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F8839

Dimostrazione presso il monumento a Giuseppe Verdi dopo lo scoprimento della lapide sull'Hotel de la ville per il centenario della nascita del maestro [titolo apposto sulla scheda di catalogo].

2 F4245

Pietro Miani (1861-1930)

Corone e nastri sul monumento a Giuseppe Verdi in occasione del centenario della nascita, 12 ottobre 1913

cartolina : b/n ; 125x165 mm

Sul recto della cartolina iscrizione: Trieste a Giuseppe Verdi XII ottobre MCMXIII

Dono Comitato onoranze Verdi 1913

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F4245

3 F193965, F193966, F F12315, F18236, F18237, F196968, F193973, F193974

Giuseppe Padovan

Corteo dimostrativo per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, 12 ottobre 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 120x170 mm

Dono Ravasini 1934.11.03

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F193965, F193966, F F12315, F18236, F18237, F196968, F193973, F193974

 

4 F193964, F18595, F2574, F14761

Giuseppe Padovan

Discorso per lo scoprimento della lapide a ricordo di Giuseppe Verdi all’Hotel de la Ville, 12 ottobre 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 120x180 mm

Su v. di un positivo timbro: Studio fotografico Giuseppe Padovan Trieste Corso n.o 9; su altri positivi timbro: Fotografia artistica G. Padovan Trieste Corso 9; note ms: Centenario della nascita di Verdi. L'inaugurazione della lapide Hotel de la Ville. 12.10.1913 Trieste Hotel de la Ville Discorso per lo scoprimento della lapide a G. Verdi. [Elenco dei presenti]: 1., 2., 3. prof. Dino Vatta di Pirano 4. avv. Emilio Pincherle 5., 6. Luigi Bonetti 7. ing. Costantino Doria 8., 9., 10. avv. Aristide Costello legge il discorso 11. dott. Igino Brocchi 12. avv. Camillo Ara 13. Marco Ara.

La data si ricava dal fatto che la lapide fu dedicata in occasione del centenario della nascita del musicista (10 ottobre 1813). Il servizio presenta il particolare della lapide e la fanfara della societa' Edera, sulla scheda di catalogo Banda della Ginnastica

Acquisto Fornasari 1921.11.22

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. F193964, F18595, F2574, F14761

 

5 F2601

Giuseppe Padovan

Concerto pomeridiano della banda della Società Ginnastica in occasione dello scoprimento della lapide a Giuseppe Verdi all'Hotel de la Ville in Piazza Goldoni, 12 ottobre 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 120x180 mm

Dono Socrate Gherlanz (Gherlandi) 20.4.1922

Sul verso del positivo timbro: Studio fotografico Giuseppe Padovan Trieste Corso no. 9; sul recto timbro a secco: G. Padovan Trieste. Sul v di altro positivo timbro: Fotografia artistica G. Padovan Trieste Corso 9

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F2601

 

6 F11629, F11660, F11849

Salvatore Sabbadini (1873-) attr.

Dimostrazione in Piazza Grande e sulle rive in occasione dello scoprimento della lapide a Giuseppe Verdi sull'Hotel de la ville, 12 ottobre 1913

Aristotipo; 90x140 mm

Il fotografo o distributore Salvatore Sabbadini si ricava dall'iscrizione sulla scheda di catalogo. Sabbadini gestisce in via Ponterosso 6 un negozio di ottica.

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F11629, F11660, F11849

7 F20945, F24684, F11793, F19858

Salvatore Sabbadini (1873-) attr.

Festeggiamenti per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, 12 ottobre 1913

Aristotipo ; 90x140 mm

Dono Alessandro Calafati 1934.01.22, Dono Guido Ravasini 1934.11.03, Eugenio Garzolini 1938.03.21

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. F20945, F24684, F19858, F11793


8 F16329, F16323

Autore non identificato

Dimostrazione in occasione della nascita di Giuseppe Verdi in Piazza Grande, 12 ottobre 1913

Aristotipo ; 65x90 mm

Sul v dei positivi ms: Centenario verdiano. Dimostrazione irredentistica in occasione dello scoprimento della lapide sulla facciata dell'Hotel de la ville dove il maestro aveva albergato ... La folla tenuta a bada dalla polizia austriaca.

Dono Giuseppe Mastrolonardo 1923.12.29

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. F16329 e F16323

 

Da “L’Indipendente” di martedì 14 ottobre:

“Già ieri nelle vetrine dei negozi d’apparati fotografici si potevano ammirare le positive delle lastre sviluppate: figuravano il corteo nei diversi momenti […] Ma una fotografia attrasse particolarmente la nostra attenzione: era quella raffigurante la piazza Grande alle ore 11 della mattina appena avvenuta l’irruzione della squadra delle guardie di pubblica sicurezza e presenta il quadrato operato dalla polizia; risalta agli occhi del cittadino osservatore l’ironia di quel grande spiazzo bianco inquadrato dalla immensa moltitudine che sembra tutta intenta all’avvento di qualche spettacolo.”

 

Domenica 12 ottobre 1913 è la giornata fissata a Trieste per le solenni onoranze tributate alla memoria del maestro Giuseppe Verdi. Il centenario della nascita cadeva il 10 ottobre ma venne fissata per la commemorazione la giornata festiva di domenica in modo che tutta la cittadinanza potesse parteciparvi.

Alle 7, in una mattinata propizia, illeggiadrita da un mite sole e da una blanda frescura, le varie associazioni musicali, culturali, le società corali, teatrali, sportive, etc e i semplici cittadini iniziarono a riunirsi vicino al monumento a Domenico Rossetti.

Dinanzi al monumento, sotto il loggiato della farmacia Leitemburg, nei pressi del Caffè Milano la folla era imponente e aspettava ansiosa mentre gli ordinatori del corteo disciplinavano per turno stabilito i sodalizi cittadini che man mano venivano e li disponevano in colonna che saliva e s’ingrossava sempre più fino sopra la via Giulia.

Alle 9.30 il corteo si mise in moto e l’inizio della sfilata si accompagnò ad un festoso squillare di fanfare. Il corteo cominciò a scendere lungo la corsia Stadion [oggi via Cesare Battisti] verso piazza S. Giovanni lentamente e quasi religiosamente composto mentre una folla compatta e multicolore si schierava in doppio filare lungo tutta la via. Dalle finestre delle case mani gentili lanciavano sul passaggio fiori e fiori a profusione.

La  piazza S. Giovanni accoglieva un’imponente folla, non una persona vi avrebbe trovato posto.

Il presidente e il segretario del Comitato verdiano, avv. Costello e avv. Bruna, con altri rappresentanti prendevano in consegna le corone delle diverse associazioni e le facevano disporre dagli uscieri municipali ai piedi e al fianco del monumento.

Attorno al monumento facevano gli onori ufficiali le guardie del Comune in alta tenuta. Tutte le finestre dei palazzi erano addobbate, ricchi tappeti, drapperie, damaschi, bandiere, orifiammi sventolavano entusiasticamente con un brulicar di persone.

Una bella corona in forma di lira fu deposta sul monumento dalla “Società fondo pensioni fra cittadini del Regno dimoranti a Trieste”. La corona era senza scritte e senza nastri tricolori avendo dichiarato l’autorità di polizia che qualsiasi dimostrazione esse avessero provocato, ne sarebbe stata considerata responsabile la Società e costretta a subirne le conseguenze.

Fu notata anche la forma strana che si adottò per deporre la corona del Comune sul monumento: essa venne cioè portata da due garzoni del floricoltore anziché da due fanti del Comune accompagnati da un rappresentante ufficiale.

Un cenno speciale merita l’Associazione Edera per la forma del suo intervento: numerosissima fu la rappresentanza dei soci che intervennero al seguito della fanfara sociale e del vessillo.

Poi il corteo continuava la sua sfilata percorrendo la via S. Giovanni, via Nuova [oggi via Giuseppe Mazzini] e girando la riva del Mandracchio, fra il palazzo Carciotti e l’Hotel de la ville, si ammassava nel piccolo piazzale  di fronte all’hotel dove verrà scoperta la lapide che ricorda la permanenza di Verdi.: una immensa folla che s’estendeva a dritta e a manca verso piazza Tommaseo e verso le vie adiacenti.

La lapide marmorea con dedica di Silvio Benco ricorda il soggiorno di Verdi che nel 1850 nello stesso albergo s’ispirava alla composizione della sinfonia dello Stiffelio.

Dopo lo scoprimento della lapide e i discorsi del presidente del Comitato, avv. Aristide Costello, e del rappresentante del Comune, l’on. Costantino Doria, una fiumana di gente si riversò in piazza Grande.

Qui si sarebbe dovuta svolgersi la terza parte delle solennità stabilite nel programma: il coro del Nabucco, proibito all’ultimo momento dall’autorità.

La piazza presentava un aspetto magnifico: la folla vi brulicava impaziente. In principio singoli gruppi di giovani, poi l’intera folla intonarono il coro “Va’ pensiero su l’ali dorate…”

La frase “o mia patria sì bella e perduta” fu accompagnata da un urlo di evviva, da uno sventolar di fazzoletti e cappelli.

A questo punto intervennero le colonne di guardie che stazionavano nei pressi del palazzo del Lloyd e della Luogotenenza e dietro i portici del palazzo comunale. Piombarono in mezzo alla folla e la grande piazza fu sgombrata: un immenso quadrato di gente, a ridosso delle case senza possibilità di muoversi, fu costretta per molto tempo in tale posizione mentre venivano operati molti arresti.

Nel pomeriggio in piazza Barriera vecchia, in piazza Carlo Goldoni, in piazza Grande e al largo del Giardino pubblico vi saranno contemporaneamente dei concerti verdiani sostenuti dalle bande del ricreatorio comunale, della Società Ginnastica e della Pia casa dei poveri.

Alla sera  al Politeama Rossetti verrà eseguita la sinfonia dello Stiffelio, il terzetto de I Lombardi (il celebre assolo di violino sarà eseguito dal triestino Augusto Iancovich) e poi Il Trovatore.

9 F8842

Luigi Pignat (1864-1915)

Corona di bronzo per il Monumento di Giuseppe Verdi a Milano, 12 ottobre 1913

Gelatina ai sali d’argento ; 180x240 mm. Sul r del positivo: L. Pignat & C.o Udine via Rauscedo 1

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F8842

 

Da “L’indipendente” di sabato 11 ottobre:

“La corona in ferro battuto che a nome della città di Trieste sarà recata domenica 12 ottobre sul sacello di Giuseppe Verdi nella Casa di ricovero per gli artisti a Milano è opera dello stabilimento Calligaris di Udine. Poiché fu appena ultimata non fu possibile farla pervenire a Trieste per essere esposta – come sarebbe stato desiderio del Comitato per le onoranze – e quindi sarà portata direttamente a Milano. Si è però provveduto ad assumere della corona una fotografia che poi sarà riprodotta in cartoline ricordo.”

10 F2606

Autore non identificato

Targa offerta dai triestini al “Corriere della Sera”, 1913

tipografia, b/n ; 140x90 mm

Disegno di A. Berlam, testo di A. Hortis, opera A. Calligaris di Udine

Dono Arduino Berlam 1933.06.23

Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Fototeca, inv. CMSA F19580

 

La stessa domenica 12 ottobre il Comune di Trieste partecipò alle onoranze verdiane di Milano e, a quanto narrano i giornali locali, la manifestazione ebbe carattere commemorativo ma anche di simpatia per Trieste. Il “Corriere della sera” dice che le acclamazioni più alte proruppero quando apparve la rappresentanza triestina con la colossale corona di fiori recante in grande il nome di Trieste fatto con centinaia di garofani bianchi, offerta dai triestini residenti a Milano, e con la corona in ferro battuto del Comitato per le onoranze di Trieste, eseguita dal Calligaris di Udine.

Un incidente mise un po’ di scompiglio nel corteo: fra i triestini viene scoperto uno sconosciuto che di nascosto cerca di identificare i componenti le rappresentanze delle associazioni della città di Trieste e segnarne i nomi. Si grida alla spia, lo sconosciuto viene circondato, malmenato e infine arrestato dalla polizia.



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