Circovich Mario

alias Circoli Mario

 

Il figlio di Basilio, Mario nasce a Pola il 26 gennaio 1877.

Negli anni Venti del Novecento italianizza il cognome in Circoli, subendo o forse accettando il processo di italianizzazione in atto in questi anni, ma all'anagrafe del Comune di Trieste non risulta tale cambiamento.

È un altro figlio d'arte.

Subentra nello studio fotografico del padre Basilio nel 1899, a 21 anni, che nel 1902 sposta da via Capuano 17 in Piazza della Borsa 11 e dal 1904 al 1921 al n. 12, come attestano le Guide generali di Trieste alla voce Fotografi.

Dal 1922 al 1931 lo studio è in via Udine n. 10.

 

 

 

La Guida generale di Trieste del 1902 presenta con evidenza le specialità dello studio: i lavori di marine e gli ingrandimenti.

 

 

 

La Guida generale di Trieste del 1903 evidenzia ulteriori spostamenti degli studi fotografici che ambiscono ad essere presenti nel centro cittadino.

Manenizza Emilia p.zza della Borsa 7

Benque Francesco p.zza della Borsa 10

Circovich Mario p.zza della Borsa 11

 

 

La Guida generale di Trieste del 1904 elenca:

Manenizza Emilia p.zza della Borsa 7

Benque Francesco p.zza della Borsa 11

Circovich Mario p.zza della Borsa 12

 

 

 

La Guida generale di Trieste del 1921 attesta la presenza dello studio di Mario Circovich in p.zza della Borsa 12

 

La Guida generale di Trieste del 1922 evidenzia lo spostamento dello studio in via Udine 10

Realizza per l'Esposizione adriatica di Vienna del 1913 l'album fotografico intitolato Commissione d'imboscamento del Carso-Trieste un lavoro che gli riconosce la professionalità consolidata. 

Nel 1914 riceve la medaglia d'oro al merito di prima classe e due anni più tardi partecipa a Vienna all'intensa attività della Croce Rossa austriaca e delle altre società nazionali, che si occuparono dell'assistenza ai feriti e ai prigionieri di guerra.

Documenta l'attività lavorativa del Cantiere navale di Monfalcone dal 1920 al 1931 con servizi sulle visite delle varie autorità, tra cui Galeazzo Ciano quale Ministro degli esteri che venne a Monfalcone in diverse occasioni per ispezioni legate all'industria navale e all'attività del regime.

Dal 1928 la ditta di fotografo industriale, ereditata dal padre Basilio il 30 ottobre 1899, con sede in via Udine 10 è registrata alla Camera di commercio di Trieste.

Muore a Trieste il 7 febbraio 1931.

Nel 1936 la moglie Olimpia Blasco vedova Circoli, entra in società con Ruggero Pozzar, avviando il negozio di articoli fotografici Foto Circoli Pozzar in via delle Torri 2 a Trieste e in contemporanea crea un laboratorio foto-industriale con un reparto dedicato ai dilettanti in via Valdirivo 29 attivo dal 1936 al 1944.

La Fototeca dei Civici Musei conserva diversi positivi del fotografo tra cui quelli dedicati al primo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia realizzati il 3 novembre 1919, donati da Arduino Berlam il 5 marzo 1928.

 

Circovich, Mario

Alice Fegitz con i figli Maria Margherita, Giusto e Pierpaolo, 1900

carte de visite

 

Margherita (nata nel 1897), Giusto (nato nel 1899), Pierpaolo (nato nel 1900). La data si ricava dall'indirizzo dello studio, ancora in via Capuano 12

 

 

 

Circovich, Mario

Gruppo di famiglia madre con tre figli, 1904

 

I ritratti in studio di bambini diventano una sua particolare abilità 1905-1915.

Nel 1913 è incaricato di seguire e illustrare l'operazione imboschimento del Carso nei pressi di Trieste, lavoro che esegue con puntuale correttezza. Le foto saranno realizzate per L'Esposizione adriatica di Vienna inaugurata il 30 aprile dello stesso anno e saranno presentate con il titolo Commissione d'imboschimento del Carso di Trieste. Il fotografo produce un servizio di 21 lastre.

Osservando le 17 foto scattate da Mario Circovich che illustrano la 2.a edizione de L'imboschimento del Carso del 1996 (1) la comparazione tra queste e le foto della situazione degli anni Novanta del Novecento permette d icomprendere l'imponente progetto d'inizio secolo e i risultati ottenuti.

 

1. L'imboschimento del Carso : fotografie degli inizi del secolo tratte dall'album "Commissione d'imboscamento del Carso - Trieste" del fotografo Circovich : cenni di storia e previsioni sul futuro dei boschi carsici e, in appendice Piano naturalistico forestale del Carso Triestino e Goriziano redatto dall'Università di Trieste per conto dell'Amministrazione regionale.  Trieste : Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, Direzione regionale delle foreste e dei parchi, stampa 1996. 125 p. : ill. ; 22x31 cm.

Nell'ordine da sin a ds:

sopra: Rimboschimento di pino nero d'Austria fra Obelisco e Conconello (1878, 1883, 1905), fra Opicina e Prosecco (1898-1910)

sotto: Basovizza diserbi e cure culturali (1906-1910), rimboschimento da Basovizza e Monte Spaccato (1873-1904) visibile la S.S. 14.

Nell'ordine da sin a ds:

sopra: Impianti nei boschi Monte Spaccato e Salzer 1901-1909, Bosco sul Monte Calvo (1898)

sotto: Bosco Tommasini presso Hotel Obelisco 1878, rimboschimenti pino nero (1878, 1883, 1890, 1901)

Nell'ordine da sin a ds:

sopra: Potatura dei palchi più bassi delle piante giovani nel bosco Bertolini (1895), fustaia di rovere e cerro nella Villa Bidischini

sotto: Rimboschimento pino nero d'Austria nei boschi Pretis e Koller (1873, 1902) con cippo commemorativo, Rimboschimento pino nero d'Austria nel bosco Pretis (1902)

Nell'ordine da sin a ds:

sopra: Rimboschimento pino nero d'Austria sul monte Babiza (1901), rimboschimento pino nero d'Austria sul Monte Berciza (1901),

sotto: Rimboschimento pino nero d'Austria nei boschi Angeli, M. Salvia, Conti, Volpi, Bertoloni (1878,1897, 1900, 1905) e nei boschi Fiacka e Capuana (1878, 1901) in primo piano una guardia forestale.

 

Dolina di Percedol con in primo piano un salice piangente.

 

Nel 1913 Mario Circovich è al seguito dei componenti della Commissione su l'imboschimento del Carso per cogliere i vari momenti di lavoro, al finedi testimoniare la natura del territorio su cui si intende operare.

In questo caso le sue foto documentarie fanno presa su di noi, ci coinvolgono e ci stimolano a riflettere su come questa operazione era rivolta ad una restituzione di quanto era stato sottratto nel tempo. Dando il tempo e lo spazio alla natura per la colonizzazione da parte del bosco dei terreni aridi dedicati in quegli anni solo al pascolo.

 

Negli anni che seguono sarà testimone con i suoi servizi fotografici della cantieristica locale.

 

 

Documenta nel 1922 la visita dei sovrani al porto di Trieste

Nel 1924 dedica un servizio al varo della motonave commissionata dagli armatori Tripcovich al cantiere navale di Monfalcone.

Sarà l'inizio di una serie di incarichi che continueranno negli anni:

1924 varo Mauly

1925 varo Tripcovich, varo Brunner, varo Ostia, varo Milazzo

1926 varo della motonave da carico Marin Sanudo, Tergestea

1927 varo del sommergibile Vettor Pisani

 

Muore il 7 febbraio 1931.

 

 Un servizio attribuito al suo studio è presente nell'Archivio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Le foto illustrano la visita del Ministro degli esteri Galeazzo Ciano con il commendatore Cosulich al Cantiere navale di Monfalcone nel 1932.

Da scoprire chi per lui l'abbia eseguito!


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