Un caso complesso: I pittori FOTOGRAFI RIEGER

I Rieger e Anna Scrinzi

Giuseppe Rieger (1802-1883)   Carlo Rieger (1830-1896)   Alberto Rieger (1834-1905)

 

a cura di Claudia Morgan

Una famiglia di pittori, disegnatori, litografi e fotografi.

 

Il capostipite Giuseppe Rieger nasce a Trieste nel dicembre del 1802, si forma appena ventenne all'Accademia di Belle Arti di Vienna, ritornato in città, lavora soprattutto come litografo di vedute e di marine. Nell'arco degli anni 1831 - 1836 partecipa all'ideazione della serie di venti litografie con "Vedute di Trieste", eseguita insieme a Nicolò Pertsch e Tommaso Viola.

Nel 1838 in un articolo pubblicato su "La Favilla" del 25 novembre intitolato Di alcuni artisti triestini viene citato per le sue vedute in particolare per gli effetti di luce sul mare e in cielo.

Nello stesso anno il Lloyd Austriaco inaugura un servizio di linea da Trieste fino alle Bocche di Cattaro e, per illustrare i propri itinerari, la Compagnia affida al Rieger il compito di riprodurre i paesaggi e i porti dell'Istria e della Dalmazia. Viaggia lungo la costa adriatica e nel 1845 presenta il primo volume la Costa occidentale dell'Istria. Disegnato per ordine dello Stabilimento suddetto da Giuseppe Rieger. Trieste : Litografia B. Linassi che si presenta come il tipico souvenir formato da una striscia ripieghevole facile da consultare. Nel 1850 firma il Panorama della costa e delle Isole di Dalmazia nei viaggi dei Piroscafi del Lloyd Austriaco. Disegnato per ordine dello Stabilimento suddetto da Giuseppe Rieger. Trieste : Litografia B. Linassi e C., 1850 (1).

La sua vita si svolge tutta a Trieste, si sposa con Maria Ruthner (Wolfsberg, Carinzia 1807-Trieste, 1888), ha quattro figli: Carlo, Alberto, Federico e Giulio (2). Muore a Trieste il 27 giugno 1883.

 

1. Mithad Kozlicic,  Giuseppe Rieger ed i suoi panorami della Dalmazia in "Atti", v. 28 (1998), p. 287-356

2. I fratelli Rieger figli di Giuseppe grazie alla ricerca effettuata presso l'Anagrafe storica del Comune di Trieste:

Carlo, nato nel 1830, pittore e litografo, celibe, senza figli, muore il 26 marzo 1896 ad Alessandria d'Egitto;
Alberto, nato 6 maggio 1834, disegnatore, sposato con Cuberle Luigia nel 1862, si stabilisce a Vienna dal 1870, qui muore il 5 febbraio 1905;
Federico, nato 5 agosto 1837 agente di commercio, celibe, si trasferisce a Vienna nel 1889;
Giovanna, nata nel 1841 [nata morta];
Giulio, nato 17 marzo 1844, agente di commercio, si sposa
il 15 ottobre del 1870 con Luigia Fischer (Trieste, 1850-1940) figlia di Antonio Fischer mercante e Teresa Botrich cattolici, dalla quale ha nove figli, muore a Trieste il 6 luglio 1918 [cfr. Bando nuziale in S. Maria Maggiore e in S. Giusto].

Citazione del pittore Giuseppe Rieger nell'articolo Di alcuni artisti triestini in "La favilla", a. 3, n. 17 (25 novembre 1838)

Giuseppe Rieger, Panorama della Costa e delle Isole di Dalmazia... Trieste : Litografia di B. Linassi, 1853

Frontespizio

Giuseppe Rieger è un artista noto in città che gli riconosce i suoi meriti dandogli spazio sulle notizie edite sui periodici. L'Osservatore triestino n. 565 del 16 gennaio 1841 presenta la sua opera con un Annunzio artistico.

L'episodio storico rappresentato, la Presa della fortezza di San Giovanni d'Acri, così come viene descritta, anticipa la tecnica che sarà pienamente adottata dal figlio Alberto. La battaglia è inserita in una scena di marina che per gli effetti di luce e di vento sulle navi ottiene la piena approvazione dell'articolista che non dimentica di nominare la Ditta litografica di Linassi e Comp.

Veduta di Trieste dal monte di Opicina, 1836. La tempera [o aquerello in L. Ruaro Loseri, Il paesaggio nella pittura triestina, Trieste : Assicurazioni generali, 1994, p. 31], esposta al Gabinetto Disegni e Stampe dei Civici Musei di Storia ed Arte raffigura una veduta di Trieste colta dalla riva d'Opicina, cioè dalla attuale terrazza belvedere dell'obelisco.

Il gioco della bocce, 1840 ca. Dipinto del Lascito Fonda Savio conservato presso l'Archivio degli scrittori e della cultura regionale dell'Università degli studi di Trieste.

Carlo nato nel 1830 a Trieste, primogenito, segue le orme del padre, è pittore, litografo e fotografo. Muore nell'ospedale prussiano di Alessandria d'Egitto il 26 marzo 1896. La foto è della Vienna-Oesterreichische-Nationalbibliothek.

 

Alberto Rieger (1834-1905). La foto è della Vienna-Oesterreichische-Nationalbibliothek.

 

Alberto nato il 6 maggio 1834 inizia la sua carriera come pittore di paesaggi e litografo (1). Studia grazie all'interessamento del Barone Pasquale Revoltella, all'Accademia di Venezia. Nel 1862 si sposa con Luigia Cuberle.

Negli anni 1861-1863 come attestano le Guide scematice del 1862-1863 il suo studio compare sotto la voce Pittori e ritrattisti in Barriera vecchia 1234.

Nel settembre del 1863 apre uno studio di pittore e fotografo in Corso 663- 27 Casa Deseppi, si sposta nel 1864 sino al 1866 in piazza Ponte Rosso 811-5 Casa Opuich come si legge sugli avvisi pubblicitari pubblicati su Il Pulcinella nei mesi di novembre e dicembre. La novità consiste che lo studio è diventato solo fotografico.

Sulla Guida scematica del 1867 e del 1868 scopriamo che il suo studio di pittore è traslocato in via Artisti 8 mentre il suo studio fotografico non è più segnalato sulle Guide.

Attua un importante trasferimento nella seconda  metà del 1868 quando si sposta per lunghi periodi a Vienna, e dal 1874 abita stabilmente in Margarethen Wehegasse 2, consolidando una notevole fama.

Muore nella capitale il 5 febbraio 1905 (2).

 

1. L'anno di nascita è diventato una questione che varia da citazione a citazione, 1832, 1833, 1834.

2. La studiosa Francesca Nodari esperto storico dell'arte conferma tale data nel Catalogo integrato del Comune di Trieste. La scheda Erpac riporta invece l'anno 1904 come pure la nota di L. Ruaro Loseri (in Il paesaggio nella pittura triestina. Trieste : Assicurazioni Generali, 1994, p. 95) che cito "I dati anagrafici sono stati rettificati dopo il reperimento di una lettera datata 10.10.1916 che riporta notize di Giulio Rieger [fratello minore dei quattro], impiegato alla Cassa di Risparmio di Trieste, sul fratello Alberto e sul padre Giuseppe, fornite al dottor Edoardo Loser". Evidentemente non sempre le memorie storiche familiari sono corrette.

 

Avviso edito su il Diavoletto a. 16, n. 220 del 23 settembre 1863.

Alberto Rieger apre il suo studio fotografico e pittorico in Corso casa Deseppi al quinto piano, ultimo piano privilegiato dai fotografi  per le condizioni ottimali di luce. Evidentemente il nome del proprietario del caseggiato identificava con precisione il numero civico, 663.

 

L'avviso viene ripetuto nei n. 223, 226 (26, 30 settembre 1863) e n. 229, 232 (3, 7 ottobre 1863).

 

 

Interessa sottolineare che entrambi i fratelli ad un certo punto della loro vita, prendono una decisione che li accomuna, aprono degli studi fotografici in Corso: Alberto dal 1864 in casa Deseppi 663 al n. 27 e Carlo dal 1864 in Casa Chevesich 670 al n. 41.

 

 

In piantina evidenziati i numeri 663 e 670 che contraddistinguono i caseggiati dei due studi fotografici, non molto distanti l'uno dall'altro, su una direttrice importante della città.

Evidentemente la scelta della nuova professione non li vedeva antagonisti, anzi forse potevano giocare su una sfida di rimandi rispetto alla clientela..

Casa Chevesich ripresa il 13 febbraio 2023 dall'autore.

 Il nome di Alberto Rieger non compare nell'avviso pubblicitario che segnala l'apertura del Nuovo Studio Fotografico e lo spostamento dello stesso avvenuto già nel 1864 in casa Opuich.

La Direzione vuole solo ribadire la precisione di ritratti eseguiti secondo "i metodi più recenti". Scompare l'aggettivo pittorico, indizio della nuova carriera a cui si appresta Alberto.

in Il Pulcinella, a. 1, n. 23 (11 novembre 1864) e ripetuto n. 24 e  26 (19 novembre e 3 dicembre 1864)

 

 

 

Casa Opuich in Piazza Ponte rosso

Alberto Rieger (1834-1905)

 

Castello di Miramare in costruzione 1856

disegno su carta acquerellato.

La datazione si basa sullo stato dei lavori appena iniziati, tenendo conto che il castello fu costruito a partire dal 1856 e terminato nel 1860.

Le vedute dei castelli di Duino e di Miramare di Alberto Rieger sono presenti alla Prima esposizione di Belle Arti organizzata dalla Società Schiller il 14 agosto 1862, a presentare l'abilità degli artisti locali.

 

La Società Schiller e la sua prima esposizione di belle arti  in: "Osservatore triestino", n. 56 (14 agosto 1862)

 

Esempi della duplice attività artistica di Alberto.

Castello di Miramare, 1863

carte de visite

 Castello di Miramare da Grignano, 1863

positivo all'albumina, 170x220 mm.

Castello di Miramare, 1863

litografia

Alberto Rieger, Miramare, 1863

disegno su carta acquerellato ; 155x243 mm

Il disegno incorniciato è conservato presso la Sede del Dipartimento studi umanistici smaTs. Archivio degli scrittori e della cultura regionale. Lascito Fonda Savio.

 

La carte de visite, la litografia e i disegni propongono la stessa veduta con la sola variazione della ripresa, negli ultimi resa da una distanza maggiore rispetto alla carte de viste con notevoli effetti di luce. La data, si può giudicare, è la stessa basandosi sullo stato dei lavori del castello ormai terminati e sulla nascente vegetazione.

Un particolare da notare: nel disegno acquerellato sulla banchina che chiude il porticciolo non è ancora collocata la sfinge in granito rosa che Massimiliano aveva ricevuto in dono nel 1855 dal Khedive al Cairo.

In rete si trovano molti quadri ad olio del Castello di Miramare che documentano la notevole produzione dell'artista e se ne deduce la grande richiesta del soggetto.

Altre vedute del Golfo di Trieste riprese dalle alture che si alzano subito a ridosso della città, due quadri ad olio e un'incisione databili post 1860. Interessante è l'operazione storica che si propone Alberto:  un recupero dello sviluppo della città basato sulla sua immaginazione pittorica e sui dati storici visibile nelle sue litografie.

 

Squadra navale con l'imperatore Ferdinando I in  visita a Trieste nel settembre 1844.

Nelle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte

 in: L. Ruaro Loseri, Scene storiche nella pittura triestina, Trieste : Assicurazioni generali, 1994, p. 80-81. L'autrice lo definisce un "vedutista di gusto originale. accurato nel disegno e molto personale nella scelta dei colori: dipinse ad olio ma preferì l'acquarello."

Piazza della legna e Teatro Armonia, 1867. Nuovo teatro Armonia, 1860 ca. stampa litografica. Teatro l'Armonia Trieste, 1860.

Sia la fotografia sia le incisioni sono firmate da Alberto Rieger.

Alberto Rieger, Ferdinandeo 1868

acquerello su carta, 384x267 mm

Le vedute "a volo d'uccello" di Alberto Rieger

 

 

Una nuova veduta di Trieste

 Articolo edito su Il diavoletto, a. 15, n. 101 (29 aprile 1862) che ci permette di datare la litografia e di affermare che l'espressione a volo d'uccello è scelta dallo stesso artista oltre a supporre una precisa datazione.

Alberto Rieger si conquista una certa fama a Trieste per la sua abilità nel produrre vedute "a volo d'uccello", che rappresentano anche una preziosa documentazione storica dello sviluppo del porto di Trieste nei secoli.

Ampia è la gamma di vedute del porto di Trieste visto dal mare e nei suoi aspetti più curiosi, come il bagno galleggiante Maria all'interno del golfo.

Raggiunge una notevole fama per l'esecuzione del grande olio del Canale di Suez per Pasquale Revoltella che fu il maggiore promotore e finanziatore dell'impresa. La tela  127x180 cm firmata e datata 1864 "fotografa" con precisione la situazione dei lavori del canale di Suez cinque anni prima del completamento. Il pittore "trascura le regole della prospettiva aprendola ad un paesaggio vastissimo. Un lavoro eccezionale costruito sulla scorta di fotografie e di schizzi tratti dal vero da altri" vedi L. Ruaro Loseri, Il paesaggio nella pittura triestina, p. 95.

L'importanza dell'evento storico riguardante lo scavo dell'Istmo di Suez, fa la fortuna di Alberto che produce  anche una notevole incisione colorata, che, riprodotta in più copie poteva essere venduta dalla litografia.