a cura di Claudia Morgan
13 gennaio 2021
La bellezza di questo giardino è strettamente legata alla storia della famiglia Sartorio che vede protagonisti il capostipite Pietro e il primogenito Giovanni Guglielmo Sartorio.
La racconteremo... ma nel frattempo vogliamo affascinarvi con le immagini storiche del luogo.
Si susseguono vedute del parterre, della gloriette e della serra com'erano.
Questa galleria di immagini riproduce le stampe degli scatti di Giuseppe Franceschinis conservate nella Fototeca dei Civici Musei di Trieste, di cui qui si possono consultare le schede.
La veduta generale della serra di Villa Sartorio si deve a Giuseppe Wulz. La stampa è conservata nella Fototeca dei Civici Musei di Trieste, che ne pubblica la scheda nel catalogo generale.
A sinistra la Gloriette fotografata da Mario Circovich prima del 1910 (Catalogo dei beni culturali dei Civici Musei di Trieste, scheda). Altre due inquadrature di fabbricati esistenti nel parco di Villa Sartorio di autore non identificato. (Catalogo dei beni culturali dei Civici Musei di Trieste, scheda).
La prima immagine è una fotografia della Gloriette scattata da Pietro Opiglia prima della guerra, tra 1910 e 1911. Le altre fanno parte di un servizio dello stesso Opiglia successivo al 1910. (Catalogo dei beni culturali dei Civici Musei di Trieste)
Nel 1910 l'erede del patrimonio della famiglia Sartorio, Anna Sartorio Segrè decide di donare alla città di Trieste la villa e il parco di strada di Fiume.
Per lunghi anni questa donazione rimane sconosciuta alla cittadinanza e lo stato di abbandono è ben evidente fino a quando ... non partono i restauri di villa e giardino. Le foto attestano le condizioni precedenti ai lavori.
Nelle prime due foto l'entrata principale al complesso in via dei Modiano, l'altra scenografica sulla via dell'Istria.
La villa, in realtà una vecchia casa di campagna, con il parterre dominato dai centenari platani già maestosi nell'Ottocento.
Il salone e gli edifici di servizio.
Vedute dalla gloriette e il muro perimetrale esterno su via dei Sartorio.